La storia

L’origine della scuola


L’origine dell’Ittō Ryū risale alla seconda metà del ‘500, un’epoca di forti tensioni, caratterizzata da continue lotte di potere tra i signori della guerra, tra i quali spiccano i nomi di Oda Nobunaga, Toyotomi Hideyoshi e Tokugawa Ieyasu, nella loro ambizione di unificare il Giappone sotto un’unico dominio.
Nonostante numerose ipotesi, poco si conosce delle origini di Itō Ittōsai Kagehisa (1550?-?) e ancora meno della sua misteriosa scomparsa; ciò che sembra certo è il suo apprendistato presso Kanemaki Jisai, maestro di Chujō Ryū e fondatore a sua volta del Kanemaki Ryū, e il suo successivo pellegrinaggio (Mushashugyō) costellato di numerose sfide e duelli, tutti vittoriosi, attraverso il quale acquisisce in vita la fama di maestro di spada imbattibile e “Primo sotto il cielo” (Tenkaichi).
Prima della sua misteriosa scomparsa, i suoi due migliori discepoli, Ono Zenki e Mikogami Tenzen (1569?-1628), in una memorabile sfida all’ultimo sangue, si disputarono la successione. Mikogami Tenzen, che ne uscì vittorioso, prese in seguito il nome di Ono Jirōemon Tadaaki e creò il sistema di spada Onoha Ittō Ryū Kenjutsu in quanto, pur insegnando la sua arte, Itō Ittōsai Kagehisa non formalizzò mai il suo stile. 
Per questo l’Onoha Ittō Ryū riconosce in Itō Ittōsai Kagehisa, il suo ideatore (Ganso), e nel suo successore Ono Jirōemon Tadaaki, il fondatore (Ryūso), che denominò e formalizzò lo stile.
La fama dell’Onoha Ittō Ryū si diffuse ben presto e Ono Jirōemon Tadaaki venne scelto come Maestro d’armi della casata degli Shogun Tokugawa. Da allora l’Onoha Ittō Ryū Kenjutsu divenne una delle due scuole di spada ufficiali per la formazione dei samurai dello Shogun formando nel tempo maestri di spada leggendari che lasciarono una profonda impronta nella storia del Giappone.

Il novecento

Nei primi decenni del ‘900 il sedicesimo Caposcuola (Sōke) dell’Onoha Ittō Ryū Kenjutsu, Sasamori Junzō (1886-1976), grande maestro dell’arte della spada, importante uomo di cultura ed educatore, deputato e ministro nel Giappone del dopoguerra, fu tra coloro che diedero un contributo decisivo alla nascita della moderna Via della Spada giapponese, il Kendo.
Questo permise la sopravvivenza di una pratica altrimenti destinata, con molta probabilità, a scomparire e allo stesso tempo di preservare un nucleo spirituale e tradizionale verso il quale il Kendo potesse rivolgersi alla ricerca del suo senso più profondo.

Il passaggio al nuovo millennio

Il diciasettesimo Sōke Sasamori Takemi, nella sua duplice veste di uomo di spada e di pastore, è testimone del profondo significato spirituale di una pratica fortemente radicata nella tradizione giapponese, ma allo stesso tempo capace di proiettarsi in aperture che trascendono gli angusti confini geografici e culturali.
Ai giorni nostri, l’Onoha Ittō Ryū Kenjutsu viene praticato dai massimi esperti di Kendo per tornare alle “origini” e ritrovare lo spirito della spada che si rischia di smarrire con il sopravanzare dell'aspetto sportivo.
Viene tuttavia praticato anche da esperti di altre discipline marziali giapponesi alla ricerca delle origini delle proprie linee di movimento e da cultori della tradizione della spada giapponese anche per il suo carattere di profonda pratica interiore.

Il presente

Alla morte del maestro Sasamori Takemi (2017), Il diciottesimo Sōke della scuola diviene Yuji Yabuki il quale continua a portare avanti la scuola secondo i principi che l'hanno sostenuta e fatta conoscere al di fuori del Giappone. 

Ganso

Ito Ittosai Kagehisa

Ryūso

Ono Jirōemon Tadaaki

xVI° soke

Sasamori Junzō

XVII° Soke

Sasamori Takemi

Attuale Soke

Yuji Yabuki